Era un angolo di paradiso. Mare e cielo si fondevano indistinti nell’orizzonte plumbeo, mentre le onde scaricavano la loro forza sugli scogli sotto di me e su quella passerella creata per godere di quell’Eden. La percorsi desiderando di immergermi fra quelle onde, sentendo sulla pelle gli spruzzi salati e la brezza che pareva volermi strappare i pensieri dalla testa. Giunta alla fine, mi voltai in-dietro, verso le montagne verdissime che, come dita, s’innalzavano alte e maestose verso il cielo afferrando le nuvole e trattenendole come fossero fatte d’organza.
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