Estratto da "la maschera dell'anima"
Si stese sul letto, senza spogliarsi e,
rifiutando di perdersi nei ricordi del passato, osservò il bellissimo quadro
che ritraeva Gloria in una posa seducente. Era magnifica. La sua nudità era
appena celata da un drappo di damasco rosso che le accarezzava le forme
sensuali e rivelava, più che nascondere, la candida pienezza del suo corpo,
mentre i capelli liberi e sparsi sulle spalle somigliavano a una cascata di
seta su cui spiccava una rosa bianca. Le labbra, piene e schiuse, sembravano un
richiamo per qualunque uomo guardasse il quadro, un invito a saziarsi di esse,
mentre ci si perdeva nell’oro dei suoi occhi ambrati circondati da seriche
ciglia. Il ritratto rappresentava la parte profonda e istintiva di Ria.