≪So che la nostra amicizia per te non è importante, so... ≫.
≪No, Lene ≫ la interruppe nuovamente, ≪tu non sai niente≫ sussurrò, interrompendo ogni altra inutile spiegazione, mentre si appoggiava nuovamente all'albero, cercando di mettere distanza fra loro ≪Non sai proprio niente≫ ripeté sillabando ogni parola, ≪fidati! Per me la nostra amicizia non è importante perché tra noi non esiste amicizia. Io non ti sono amico≫ le spiegò e le sue parole vibrarono come la corda di un arco che scocca una freccia. La fissava come se non la vedesse, per impedirle di scorgere il tumulto di sentimenti che lo scuoteva, e di cui ancora non ne conosceva l'entità, vista la confusione che albergava nella sua mente.[...]
Il mio prestavolto, dodici anni fa, fu #GiulioBerruti che calzava a pennello nella visione che io avevo del conte Alexander.
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